Il CYBERBULLISMO a SCUOLA dopo la Legge n. 71/2017

Verona, 07/09/2017

Data Evento: giovedì 7 settembre 2017

Location: Verona

Prezzo: 79,00 € + IVA (IVA esente per gli istituti scolastici pubblici)



Descrizione e caratteristiche


La Legge n. 71/2017, entrata in vigore lo scorso 18 giugno, è il primo strumento normativo specificamente dedicato alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo.

Si tratta di un fenomeno ampiamente diffuso nelle scuole, che sono dunque chiamate ad attivare strategie di prevenzione e sensibilizzazione nei confronti degli studenti.

Inoltre, la scuola, con il suo compito educativo e didattico, è chiamata a vigilare, secondo diverse modalità e secondo diversi gradi di responsabilità, sull’operato dei ragazzi.

Anche per i docenti e i dirigenti diventa importante capire:

  • che cosa è lecito fare;
  • come segnalare eventuali reati;
  • quali limiti non superare per non incorrere in onerose sanzioni.

Quali sono le principali novità introdotte dalla L. 71/2017?

  • La nuova normativa conferisce alle scuole il compito di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche.
  • D’ora in avanti il Dirigente Scolastico dovrà informare tempestivamente, qualora venga a conoscenza di atti di cyberbullismo che non si configurino come reato, i genitori dei minori coinvolti (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale o i tutori).
  • Il dirigente ha il dovere di attivare, nei confronti degli studenti che hanno commesso atti di cyberbullismo, azioni non di carattere punitivo ma educativo.
  • Le novità prevedono anche alcune modifiche al Regolamento di Istituto e al Patto Educativo di Corresponsabilità, di cui al DPR n. 249/1998 (rispettivamente articolo 4 comma 1e articolo 5-bis), che dovranno essere integrati con specifici riferimenti a comportamenti di cyberbullismo e alle relative sanzioni disciplinari (proporzionate alla gravità degli atti compiuti).
  • La legge prevede la nomina di un Referente d’Istituto, ossia un coordinatore delle iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo messe in atto dalla scuola.

 

Per capire come intervenire e contrastare gli allarmanti fenomeni di cyberbullismo di cui sono vittima non solo gli studenti ma molto spesso anche gli stessi insegnanti, abbiamo organizzato a Verona prima del’inizio dell’anno scolastico un’importante giornata di formazione pratica, che sarà tenuta da un’esperta che da anni partecipa a progetti sul cyberbullismo: l’Avv. Marisa Marraffino.

Per scaricare la Scheda Tecnica del corso, clicchi qui!

Chi non deve mancare?

  • Docenti e personale scolastico: perché è proprio attraverso l’osservazione quotidiana dei comportamenti degli studenti che si possono prevenire ed individuare atti di bullismo e cyberbullismo e perché, sempre più spesso, sono proprio i docenti e il personale scolastico ad essere vittime dei bulli.
  • Dirigenti Scolastici: per conoscere le responsabilità giuridiche in capo ai Dirigenti e capire come agire in caso di incidenti ed episodi violenti che possono verificarsi a scuola, partendo dall’analisi della nuova Legge n.71/2017.


Perché partecipare?

  • Per conoscere e attuare da subito tutte le novità introdotte dalla L. 71/2017.
  • Per sensibilizzare gli studenti sulle gravi conseguenze di questi reati!
  • Per capire cosa è lecito fare per segnalare gli episodi, rispettando le nuove regole introdotte dalla L. 71/17  e la normativa sulla privacy, senza eludere le responsabilità di vigilanza in capo agli operatori scolastici.
  • Per capire come affrontare i risvolti psicologici dei fenomeni, comunicare   correttamente con gli studenti e le famiglie per un’azione congiunta!
  • Per ottenere linee guida per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo in ambito scolastico.
  • Per tutelare le vittime e se stessi dalle azioni di cyberbullismo.
  • Per ricevere l’Attestato di partecipazione (7 ore di formazione).


RELATRICE: Avv. Marisa Marraffino

Specializzata in diritto delle telecomunicazioni, ha lavorato alla Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo e attualmente ha uno studio legale a Milano. Collabora con la sezione legale del Sole24Ore ed è autrice di libri e articoli sui reati a mezzo social network. Da anni partecipa a progetti contro il cyberbullismo e i reati informatici in generale.