Descrizione e
caratteristiche
La Legge n. 71/2017, entrata in vigore lo scorso 18 giugno, è il primo strumento normativo specificamente dedicato alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo.
Si tratta di un fenomeno ampiamente diffuso nelle scuole, che sono dunque chiamate ad attivare strategie di prevenzione e sensibilizzazione nei confronti degli studenti.
Inoltre, la scuola, con il suo compito educativo e didattico, è chiamata a vigilare, secondo diverse modalità e secondo diversi gradi di responsabilità, sull’operato dei
ragazzi.
Anche per i docenti e i dirigenti diventa importante capire:
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che cosa è lecito fare;
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come segnalare eventuali reati;
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quali limiti non superare per non incorrere in onerose sanzioni.
Quali sono le principali novità introdotte dalla L. 71/2017?
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La nuova normativa conferisce alle scuole il compito di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati
all’utilizzo delle tecnologie informatiche.
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D’ora in avanti il Dirigente Scolastico dovrà informare tempestivamente, qualora venga a conoscenza di atti di cyberbullismo che non si configurino come reato, i
genitori dei minori coinvolti (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale o i tutori).
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Il dirigente ha il dovere di attivare, nei confronti degli studenti che hanno commesso atti di cyberbullismo, azioni non di carattere punitivo ma educativo.
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Le novità prevedono anche alcune modifiche al Regolamento di Istituto e al Patto Educativo di Corresponsabilità, di cui al DPR n. 249/1998 (rispettivamente articolo 4
comma 1e articolo 5-bis), che dovranno essere integrati con specifici riferimenti a comportamenti di cyberbullismo e alle relative sanzioni disciplinari (proporzionate alla gravità degli atti
compiuti).
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La legge prevede la nomina di un Referente d’Istituto, ossia un coordinatore delle iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo messe in atto dalla
scuola.
Per capire come intervenire e contrastare gli allarmanti fenomeni di cyberbullismo di cui sono vittima non solo gli studenti ma molto spesso anche gli stessi insegnanti,
abbiamo organizzato a Verona prima del’inizio dell’anno scolastico un’importante giornata di formazione pratica, che sarà tenuta da un’esperta che da anni partecipa a progetti sul cyberbullismo:
l’Avv. Marisa Marraffino.
Per scaricare la Scheda Tecnica del corso, clicchi qui!
Chi non deve mancare?
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Docenti e personale scolastico: perché è proprio attraverso l’osservazione quotidiana dei comportamenti degli studenti che si possono prevenire ed individuare atti di
bullismo e cyberbullismo e perché, sempre più spesso, sono proprio i docenti e il personale scolastico ad essere vittime dei bulli.
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Dirigenti Scolastici: per conoscere le responsabilità giuridiche in capo ai Dirigenti e capire come agire in caso di incidenti ed episodi violenti che
possono verificarsi a scuola, partendo dall’analisi della nuova Legge n.71/2017.
Perché partecipare?
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Per conoscere e attuare da subito tutte le novità introdotte dalla L. 71/2017.
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Per sensibilizzare gli studenti sulle gravi conseguenze di questi reati!
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Per capire cosa è lecito fare per segnalare gli episodi, rispettando le nuove regole introdotte dalla L. 71/17 e la normativa sulla privacy,
senza eludere le responsabilità di vigilanza in capo agli operatori scolastici.
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Per capire come affrontare i risvolti psicologici dei fenomeni, comunicare correttamente con gli studenti e le famiglie per un’azione congiunta!
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Per ottenere linee guida per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo in ambito scolastico.
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Per tutelare le vittime e se stessi dalle azioni di cyberbullismo.
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Per ricevere l’Attestato di partecipazione (7 ore di formazione).
RELATRICE: Avv. Marisa Marraffino
Specializzata in diritto delle telecomunicazioni, ha lavorato alla Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo e attualmente ha uno studio legale a Milano. Collabora con la sezione legale del
Sole24Ore ed è autrice di libri e articoli sui reati a mezzo social network. Da anni partecipa a progetti contro il cyberbullismo e i reati informatici in generale.